Questa non è una polemica, è un’analisi sugli equilibri nella scuola.
La scuola si regge (nel migliore dei casi) con un sottile filo di equilibrio chiamato “Volemose bene!“.
Tradotto, poco sinteticamente, in italiano sarebbe più o meno …
“Anche se lavoro molto di più del dovuto, poiché c’è un clima dove tutti quelli che lavorano hanno piccole soddisfazioni proporzionate all’impegno profuso, nonostante sia poco retribuito rispetto al lavoro da me svolto, mi impegno con passione“.
In una situazione del genere, un docente che riceverà la carica onorifica di “Docente Esperto”, che clima genererà “nell’invisibile mondo” (“invisibile” agli occhi degli esperti del Ministero dell’Istruzione)
di volenterosi sottopagati e a volte anche criticati da molti colleghi?
Molto probabilmente in molti scatenerebbe l’effetto “tempo perso” della poesia
di Jacques Prevert “Le temps perdu”.
Le temps perdu Devant la porte de l'usine le travailleur soudain s'arrête le beau temps l'a tiré par la veste et comme il se retourne et regarde le soleil tout rouge tout rond souriant dans son ciel de plomb il cligne de l'oeil familièrement Dis donc camarade Soleil tu ne trouves pas que c'est plutôt con de donner une journée pareille à un patron? Sulla porta dell'officina d'improvviso si ferma l'operaio la bella giornata l'ha tirato per la giacca e non appena volta lo sguardo per osservare il sole tutto rosso tutto tondo sorridente nel suo cielo di piombo fa l'occhiolino familiarmente Dimmi dunque compagno Sole davvero non ti sembra che sia un po' da coglione regalare una giornata come questa ad un padrone?
No responses yet